Anche se rade, le prime testimonianze storico-archeologiche riferibili alla Valle San Martino, risalgono all’età del ferro. Al IX-V secolo a.c. vengono infatti fatti risalire i resti di un abitato emersi nei pressi della Rocca di Somasca, mentre nel valico di collegamento tra la Valle San Martino e la Valle Imagna sono invece state rinvenute tracce risalenti al periodo Mesolitico. Decisamente più numerosi invece i ritrovamenti archeologici risalenti al periodo romano; fu durante infatti l’epoca imperiale che la Valle San Martino iniziò un lungo processo di crescita e sviluppo legato in particolar modo alla presenza della via Brixia-Bergomum-Comum.
Lungo l’arteria infatti, come spesso capitava, si svilupparono centri ed abitati che oggi testimoniano di una ricco ed affascinante passato soprattutto in alcune località quali Torre de’ Busi, Lorentino, Calolzio, Vercurago e Rossino che non a caso sono posti lungo l’antico tracciato dell’ arteria romana.
A distinguersi in particolar modo tra i reperti archeologici i sarcofagi con vasca e coperchio e la necropoli di Gerra di Calolzio (dove un tempo esisteva l’antica chiesa dedicata a San Martino). Il periodo storico che tuttavia vide la nascita della Valle San Martino in quanto tale e con la propria autonomia, fu il Medioevo; alla metà del XV secolo infatti risalgono gli statuti vallivi rinvenuti a testimonianza dell’esistenza della comunità stessa.
Il Medioevo fu senza ombra di dubbio il momento di massimo sviluppo e splendore degli abitati della valle anche se molte delle testimonianze architettoniche risalenti a quel periodo tradiscono un’origine anche più antica; la maggior parte delle opere artistiche della zona sono comunque nel complesso riferibili ad un arco di tempo che va dall’XI al XV secolo; disseminati nella Valle i visitatori possono infatti ancora ammirare ed apprezzare tracce di edifici religiosi, civili e militari che tanto hanno contribuito nella ricostruzione storica della Valle. La storia locale tuttavia non è fatta solo di arte e di costruzioni, ma anche di politica, di guerra e di distruzione: celebre infatti la battaglia di Campo Cerese del 27 maggio 1398 che vide contrapporsi da un lato i guelfi della Valle San Martino e della Valle Imagna e dall’altro i ghibellini di Olginate e Galbiate; altro celebre momento storico locale va ricollegato invece alla firma del trattato del 1° aprile 1454 che sanciva il passaggio della Valle San Martino alla Repubblica di Venezia almeno sino al trattato di Campoformio (1797) che decretò la fine della Serenissima per volere di Napoleone.